La verità è che “basta un temporale di mezz’ora per fare disastri”. Roberto Bertone, coordinatore regionale della Protezione Civile del Piemonte, lo dice senza troppa enfasi, con la consapevolezza di chi ormai si è abituato a gestire le emergenze.
“In questo momento sono impegnati il coordinamento della Protezione Civile di Torino e del Verbano, con un rinforzo dal coordinamento di Novara” prosegue “Stiamo però considerando di mettere in piedi un contingente da mandare anche a Cervinia”.
Uomini e mezzi che stanno intervenendo dopo l’ennesimo disastro naturale. Per il quale come ha spiegato Bertone “bastano 30 minuti”. In poco più di mezz’ora sono caduti 200 millimetri d’acqua. Una quantità immensa che si è riversata in un fazzoletto di terra e che si è andata ad aggiungere alla neve caduta pochi giorni prima. Un fiume di fango ingovernabile che ha travolto i territori delle Valli di Lanzo, di Macugnaga, e del basso eporediese. I video stanno facendo il giro d’Italia.
Quella della Protezione Civile Piemontese è una macchina collaudata negli anni, sempre pronta a muoversi e a operare con rapidità ed efficienza. Una macchina che da ieri ha messo in campo 230 volontari delle diverse associazioni attive sul territorio (come ANA, AIB, Croce Rossa, ANPAS) e oltre 60 mezzi, tra escavatori, macchine per la movimentazione della terra e pompe.
Una macchina collaudata che da anni viene affiancata da Fondazione CRT che ha contribuito all’acquisto dei mezzi della Colonna Mobile della Protezione Civile, oltre che di attrezzature e veicoli dei gruppi del territorio piemontese e valdostano.
Fondazione CRT fino ad oggi ha erogato complessivamente oltre 7,5 milioni di euro per l’acquisto di 653 mezzi per la Protezione civile. A questi si aggiungono 6,3 milioni per la costituzione e il mantenimento della Colonna Mobile Regionale di Protezione Civile – dotata di mezzi pesanti in grado di intervenire nei casi d’emergenza regionale e nazionale. Come quelli di questi giorni.