Premio Mario Lattes per la Traduzione 2024

Si è tenuta nel Castello di Perno, nelle colline delle Langhe, la cerimonia di assegnazione del Premio Lattes per la Traduzione 2024. Realizzato dalla Fondazione Bottari Lattes, anche grazie a Fondazione CRT da sempre impegnata nel sostegno e nella diffusione della cultura, per valorizzare il ruolo e il contributo del traduttore nell’avvicinare popoli differenti e promuovere la conoscenza di autori meno noti al pubblico italiano, il premio alla sua terza edizione è stato dedicato alla lingua ispano-americana.

La vincitrice è Maria Nicola, traduttrice del romanzo Le pianure di Federico Falco, argentino di origini italiane, nello specifico piemontesi, edito in Italia dalla casa editrice Sur. Un romanzo sulla ricerca di un nuovo equilibrio che passa da una riscoperta del mondo, un intreccio di stralci di storia personali, ricordi di famiglia e letture illuminanti che parlano di tempo che passa, solitudine e vita dopo l’amore.

Come nelle passate edizioni – dedicate alla traduzione da lingua araba e cinese – la selezione si è articolata in due fasi. In un primo momento la giuria stabile, composta da Anna Battaglia, Melita Cataldi, Mario Marchetti, Antonietta Pastore, ha individuato i cinque finalisti – oltre alla vincitrice, Alberto Bile Spadaccini con Il Gran Burundún-Burundá è morto di Jorge Zalamea (Colombia, edito da Arcoiris), Ilide Carmignani con Lutto di Eduardo Halfon (Guatemala, edito da il Saggiatore), Raul Schenardi con Fra le tue dita gelate di Francisco Tario (Messico, edito da Safarà) e Giulia Zavagna con Chiamatemi Cassandra di Marcial Gala (Cuba, edito da Sellerio).

La giuria specialistica, formata dalle esperte di lingua ispano-americana contemporanea Monica Bedana, Gina Maneri e Vittoria Martinetto, ha poi individuato la vincitrice sottolineando come si sia distinta per “una resa stilistica di grande sensibilità ed eleganza, trovando, nell’assoluto rispetto del dettato dell’autore, le soluzioni più idonee a restituire un testo ricco di tecnicismi e di elaborate descrizioni di ambito naturalistico. La lingua italiana che ne risulta è cristallina, mai intorbidita – nelle costruzioni sintattiche o nelle scelte lessicali – da sedimenti della lingua di partenza. Lealtà verso il testo originale e fruibilità da parte dei lettori trovano dunque, in questa traduzione, un felice punto d’incontro, ed evidenziano la piena aderenza della traduttrice all’intima cifra stilistica di Federico Falco”. Un premio che riconosce inoltre il percorso professionale di Maria Nicola, che da decenni contribuisce alla diffusione della letteratura in lingua spagnola e ispanoamericana in Italia, dando voce a numerosi autori tra cui Roberto Bolaño, Alicia Giménez- Bartlett, Mario Levrero, Sergio del Molino, Alan Pauls, Juan Rulfo, Samanta Schweblin, Alejandro Zambra.