Da Porta Palazzo a Palermo: le Portinerie di Comunità diventano social franchising

Creare presidi territoriali, vere e proprie antenne per ricostruire i rapporti di fiducia e le relazioni di prossimità tra le persone. È l’anima delle Portinerie di Comunità, il progetto che trasforma ex non-luoghi di quartiere – la prima è stata un’ex edicola nel cuore di Torino – in nuovi punti di riferimento per la comunità in cui organizzare piccoli eventi, offrire sportelli di supporto, scambiarsi libri e prendere in prestito attrezzi per il fai-da-te.

Il progetto è promosso dalla Rete Italiana di cultura Popolare ed è sostenuto da Fondazione CRT, che è parte del Consiglio Direttivo della Rete Italiana di Cultura Popolare e da oltre vent’anni supporta il suo percorso di crescita. Riconosciute tra le best practice dall’European Social Found della Commissione Europea, le Portinerie di Comunità si propongono come nodo sia fisico che relazionale dove ricostruire il senso di comunità, dove dare e ricevere aiuto, scambiare informazioni, suggerimenti e idee.

Versatile, modulabile e leggero, il format delle Portinerie sembra perfetto per adattarsi senza difficoltà a più tipologie di iniziative. La forza sta nell’essere a disposizione e in ascolto dei bisogni della comunità e nell’organizzarsi per dar loro una risposta tangibile e concreta, almeno in quattro modalità:

  • servizi di prossimità: ricezione pacchi, cura delle piante e degli animali, commissioni nel commercio, baby sitting e pulizie;
  • attività culturali: festival, rassegne cinematografiche, musicali e teatrali, attività per famiglie e bambini e laboratori;
  • presidio sociale: con oltre 200 famiglie sostenute dalla comunità del dono, 300 donatori e oltre 50 associazioni coinvolte;
  • politiche pubbliche: orientamento al lavoro e supporto per adulti e stranieri in difficoltà, in dialogo con gli uffici e gli enti preposti.

 

La prima Portineria di Comunità ha alzato la sua saracinesca a Porta Palazzo nel 2020, in piena emergenza Covid. In questa ex edicola, sei giorni su sette sono offerti servizi di prossimità e segretariato sociale, supporto abitativo e assistenza ai senza dimora, doposcuola e lezioni di italiano per donne straniere.

Attraverso la formula del social franchising, il fenomeno si sta trasformando in una rete sempre più fitta a sostegno dell’apprendimento reciproco e contro l’isolamento tra territori: solo in Piemonte oggi ci sono 6 Portinerie di cui 4 già operative a Torino (Porta Palazzo, Giardini sulla Dora e Borgo San Paolo) e a Cuorgnè e 2 pronte a essere inaugurate in Valle Po e a Pont Canavese. Ogni estate, una Summer School dedicata offre a chi è interessato gli strumenti per entrare a far parte della Rete.

Il modello si sta diffondendo anche fuori regione, promettendo una prossima espansione in risposta a nuovi e importanti bisogni dei cittadini, da Palermo a Milano.

Scopri il progetto su www.portineriedicomunita.eu

Portinerie di comunità