Intelligenza Artificiale, Psicologia, Sociologia e Medicina Legale insieme contro la violenza di genere: il progetto PAUSE

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università degli Studi di Torino con Fondazione CRT presentano PAUSE – Prevention of Assault Under Scientific Evidence, il progetto che sfrutta l’intelligenza artificiale per contrastare la violenza di genere e prevenire il femminicidio.

Sostenuto dall’Università degli Studi di Torino e da Fondazione CRT, il progetto permette di analizzare automaticamente i referti medici del Pronto Soccorso per identificare lesioni di probabile origine violenta, unendo Intelligenza Artificiale, psicologia, sociologia e medicina legale. “Abbiamo sviluppato un sistema innovativo, con un’accuratezza superiore al 95%, in grado di individuare referti medici contenenti lesioni di probabile origine violenta”  spiega il professore Daniele Radicioni del Dipartimento di Informatica UNITO, Responsabile del Progetto PAUSE “La sperimentazione su vasta scala, condotta con i dati dell’AO Mauriziano e dell’Istituto Superiore di Sanità, ha permesso di validare il sistema. Ora siamo impegnati nella valutazione delle modalità di adozione di questo software presso le strutture sanitarie per ampliare il suo impatto nella prevenzione della violenza”.

I punti di forza di PAUSE

Il progetto permetterebbe di segnalare tempestivamente casi sospetti su scala nazionale, contribuendo alla denuncia delle violenze e alla prevenzione di femminicidi, spesso preceduti da violenze non adeguatamente riconosciute.
Gli accessi al Pronto Soccorso rappresentano, secondo numerosi studi, un importante indicatore per individuare situazioni di violenza domestica e di genere. Tuttavia, la tracciabilità delle lesioni di origine violenta è spesso ostacolata da diversi fattori, tra cui:

  • la difficoltà degli operatori sanitari nel registrare la natura violenta delle lesioni a causa della scarsità di tempo o formazione specifica;
  • la difficoltà delle vittime a parlare apertamente di quanto subìto;
  • la mancanza di strumenti di prevenzione in grado di identificare connessioni tra accessi ripetuti e modelli di violenza analoghi.

Grazie al lavoro del gruppo interdisciplinare coinvolto, che comprende esperti in psicologia, sociologia, medicina, informatica e altre discipline, è stato possibile ottenere risultati significativi. In particolare, il sistema sviluppato ha raggiunto un’accuratezza superiore al 95% nell’identificare referti medici contenenti segnali di violenza, avviando una sperimentazione su vasta scala.

Il 25 novembre la presentazione del progetto

Lunedì 25 novembre, alle ore 15:00, presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Torino, si terrà un incontro dedicato alla presentazione del progetto PAUSE. Durante l’evento, ricercatori e partner del progetto illustreranno le attività svolte, i risultati ottenuti e le prospettive future, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente l’impatto e la portata dell’iniziativa.
L’incontro rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza di genere e per condividere approcci innovativi e interdisciplinari per il suo contrasto.

Intelligenza Artificiale, Psicologia, Sociologia e Medicina Legale insieme contro la violenza di genere: il progetto PAUSE