Presentata la mostra Macchine del tempo. Il viaggio nell’Universo inizia da te, un’esperienza sensoriale immersiva che fino al 2 giugno 2025 trasformerà il Binario 1 delle OGR Torino in un portale spazio-temporale capace di coniugare arte, scienza e tecnologia.
Tra i presenti, il Segretario Generale Fondazione CRT Patrizia Polliotto, il Presidente OGR Torino Davide Canavesio e il Presidente INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica – Roberto Ragazzoni. “La mostra rappresenta la visione con cui la Fondazione CRT ha immaginato le OGR: un hub di idee, possibilità ed eventi per la città, un luogo di incontro e contaminazione tra mondi diversi – ha dichiarato il Segretario Generale della Fondazione CRT Patrizia Polliotto –. Questa iniziativa mette a sistema e crea sinergie tra tanti soggetti dell’ecosistema scientifico torinese, una vera e propria ‘galassia’ di collaborazioni. Fondazione CRT è al fianco di molti di questi enti, sostenendo e promuovendo la divulgazione scientifica come leva di crescita e innovazione“.
Un viaggio tra le nuove frontiere dell’astrofisica, accompagnati da installazioni interattive, ambientazioni immersive e videogiochi dallo stile anni ’80. È un percorso che racconta le recenti conquiste scientifiche e mostra immagini spettacolari dell’universo, mettendo in evidenza il ruolo di primo piano che l’Italia ha nella ricerca scientifica.
Qui lo sguardo dei visitatori potrà intrecciarsi con quello di Galileo Galilei, il primo che puntò un cannocchiale verso il cielo, e con quello degli scienziati che tutt’oggi continuano a svelare i misteri del cosmo. Dalla Terra alle profondità dello spazio, dai telescopi più potenti ai satelliti, queste macchine del tempo sono il frutto dell’ingegno italiano e delle ricerche condotte negli osservatori e negli istituti dell’INAF, dove ogni giorno si lavora per ampliare la nostra conoscenza dell’universo.
Al centro della mostra la luce, capace di attraversare distanze inimmaginabili a una velocità di un miliardo di chilometri all’ora, senza mai perdere la sua intensità. Guardare lontano nello spazio significa viaggiare indietro nel tempo: la luce proveniente da corpi celesti remoti ha iniziato il suo percorso milioni, se non miliardi, di anni fa, prima di raggiungere i nostri occhi. Osservare il cielo, quindi, non è solo esplorare lo spazio, ma anche aprire una finestra sulla storia dell’universo, permettendoci di indagare epoche cosmiche ormai lontane.
Macchine del tempo sarà anche l’occasione per conoscere in prima persona l’INAF, il principale ente di ricerca italiano dedicato allo studio dell’universo, e per approfondire i temi della mostra attraverso un programma di incontri con esperti di fama internazionale nel campo dell’astrofisica e della ricerca spaziale, tra cui un premio Nobel per la fisica.
Macchine del tempo è ideata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), realizzata dalle OGR Torino e progettata da Pleiadi, con il contributo dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, di Infini.to Planetario di Torino-Museo dell’Astronomia e dello Spazio Attilio Ferrari e MU-CH Museo della Chimica, ed è patrocinata anche da OAVDA.
Per tutti i dettagli vai al sito della mostra macchinedeltempo.inaf.it