Guerre e Paci a Biennale Democrazia

Dal 26 al 30 marzo a Torino la nona edizione della manifestazione, con 220 ospiti e 100 incontri.

Presentato al Polo del ‘900 il programma 2025 di Biennale Democrazia, la manifestazione culturale della Città di Torino, ideata e presieduta da Gustavo Zagrebelsky e da sempre sostenuta anche da Fondazione CRT.

“L’appuntamento con Biennale Democrazia sarà, ancora una volta, l’occasione per riflettere e confrontarsi su temi importanti, a partire dallo spunto di riflessione offerto dal titolo dell’edizione di quest’anno, Guerre e Paci” ha sottolineato Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino “il  nostro compito come istituzioni è quello di costruire legami e unioni per promuovere una vera cultura della pace. Le guerre non sono soltanto quelle combattute con le armi, più o meno vicine, sono anche le volontà di chiusura tra persone, il portare avanti idee di esclusione e non inclusione”.

“Punto di forza di Biennale è la sinergia tra le istituzioni e le realtà del territorio, con un’attenzione speciale per le nuove generazioni”, ha sottolineato Annapaola Venezia, vice Segretario Generale della Fondazione CRT durante la conferenza stampa, “ancora una volta il tema della rassegna è un tema stimolante e complesso: una vera e propria sfida dei nostri giorni. Guerre e Paci non è solo un tema della storia, ma è una realtà che ci interroga ogni giorno. Se la guerra è distruzione, la pace è costruzione: costruzione di opportunità, dialogo, coesione sociale. Le fondazioni filantropiche, come la Fondazione CRT, svolgono un ruolo chiave in questo processo, investendo in cultura, istruzione e innovazione sociale. Perché senza accesso al sapere e senza comunità forti, la pace resta fragile. E la Fondazione CRT da sempre investe per la formazione e la crescita del capitale umano, per offrire opportunità ai giovani, in particolare coloro che provengono da contesti fragili”.

Guerre e Paci

Biennale Democrazia2025. Foto di Alessio Mamo
Biennale Democrazia 2025. Foto di Alessio Mamo

Titolo della nona edizione è Guerre a Paci, che dà appuntamento a Torino da mercoledì 26 a domenica 30 marzo con un ricco programma da oltre 100 incontri, eventi e spettacoli con più di 220 ospiti: protagoniste saranno le alle “paci possibili”, esplorando il ruolo della democrazia e dei diritti fondamentali della persona nella prevenzione degli abusi di potere e nella gestione dei conflitti.

L’immagine guida di quest’anno è opera di Alessio Mamo, fotografo pluripremiato al World Press Photo nel 2018 e nel 2020 per i suoi reportage dalle zone di conflitto.

220 ospiti per 4 itinerari tematici

Il programma si svilupperà attraverso quattro itinerari tematici: Conflitti globali, conflitti locali; Geopolitica della guerra e della pace; Immaginare la pace, tra utopia ed eresia; Tutti contro tutti. Oltre al programma principale, sono previste due sezioni ulteriori: Democrazia Futura, nell’ambito di Torino Futura – Generazione di cultura, programma dedicato alle scuole di ogni ordine e grado, ai giovani e alle famiglie, e Democrazia Diffusa, realizzata grazie alla collaborazione con Torino Social Impact, Arci Torino e la rete delle Biblioteche civiche torinesi.

Tra gli ospiti internazionali: Fariba Adelkhah, antropologa francese di origine iraniana, arrestata e detenuta in Iran; Mats Berdal, esperto in conflitti internazionali e professore al King’s College di Londra; Vincent Bevins, giornalista e autore americano; Asmae Dachan, giornalista, fotografa, poeta e scrittrice italo-siriana; Cédric Durand, professore presso l’Università di Ginevra e membro del Centre d’Économie Paris Nord; Elgas, sociologo e saggista senegalese; Maaza Mengiste, scrittrice etiope; Asma Mhalla, politologa franco-tunisina esperta di geopolitica; Atef Abu Saif, ex ministro della Cultura palestinese.

Consulta il programma.

Biennale Democrazia Conferenza 2025