Con la presentazione della nuova Galleria dei Re e del restaurato Tempio di Ellesija, sono entrate nel vivo delle celebrazioni del bicentenario del Museo Egizio: un traguardo storico per il più antico museo egizio al mondo, di cui Fondazione CRT è socio fondatore. Fino al 22 novembre il Museo ha aperto gratuitamente le sue porte, inaugurando il Festival 200: un ricco programma di mostre, eventi e conferenze dedicati ai 200 anni di eccellenza.
Il ruolo della Fondazione CRT
L’intervento di restauro del Tempio di Ellesija è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione CRT, socio fondatore della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino.
Da oltre 20 anni, la Fondazione CRT supporta con orgoglio i progetti di restauro e le iniziative culturali del Museo Egizio, contribuendo alla sua crescita e valorizzazione. Il restauro del Tempio di Ellesija si aggiunge al contributo straordinario stanziato dalla Fondazione per celebrare il Bicentenario.
La Fondazione CRT continua a supportare la crescita e il prestigio del Museo Egizio, che si conferma un’istituzione culturale di rilevanza internazionale ed esempio virtuoso di collaborazione tra soggetti pubblici e privati.
Il Tempio di Ellesiya
Il Tempio di Ellesija, scavato nella roccia da Thutmosi III (1479-1425 a.C.) vicino ad Abu Simbel, era dedicato a Horus di Miam e Satet. Con una struttura a T rovesciata, presenta decorazioni raffiguranti offerte del re agli dei. Nel tempo, subì modifiche significative: le decorazioni furono danneggiate durante il regno di Akhenaten (1352-1336 a.C.) e restaurate da Ramesse II (1279-1213 a.C.), che rimodellò la triade della parete di fondo con Amon, Horus e il re. Successivamente divenne un luogo di culto cristiano. Salvato dall’UNESCO durante la costruzione della diga di Assuan, il tempio fu trasferito a Torino nel 1967 e ricostruito nell’ala dedicata a Ernesto Schiaparelli del Museo Egizio.Vai alla pagina dedicata.
Questa riapertura rappresenta l’ultima tappa di un ricco calendario di nuovi allestimenti ed eventi che hanno caratterizzato il 2024, anno del Bicentenario del Museo Egizio. Le celebrazioni proseguiranno per tutto il 2025, culminando con il completamento del progetto della corte coperta in vetro e acciaio e dell’ipogeo, realizzato dallo Studio OMA – Office for Metropolitan Architecture di Rotterdam.