Un’Europa per tutti, più vicina e a portata di mano sul sito www.guidaeuroprogettazione.eu. È online la nuova Guida all’Europrogettazione, completamente rinnovata, “firmata” dal mondo delle Fondazioni italiane di origine bancaria: una bussola innovativa, digitale, gratuita e sempre aggiornata, per aiutare associazioni, imprese e cittadini a muoversi nel complesso mondo dei fondi e dei progetti europei.
Una Guida al passo con le opportunità offerte dalla nuova programmazione europea 2021-2027, che “vale” per l’Italia fino a 350 miliardi di euro, considerando l’insieme dei fondi e dei contributi nazionali e comunitari a disposizione nel settennio. Una piattaforma per condividere e promuovere anche il lavoro delle Fondazioni nel campo dell’attività europea e internazionale e le buone pratiche dei territori nel campo dell’Europrogettazione.
Ideata e promossa dalla Fondazione CRT, la Guida conta oggi sull’adesione di Acri e di altre 7 Fondazioni, oltre a CRT: Cariplo, CRC, Cariverona, CR Firenze, Cassa di Risparmio di Perugia, Bolzano, Trento e Rovereto.
Cosa offre la nuova Guida? Un sito completamente rinnovato e a misura di utente, con nuovi strumenti e contenuti di approfondimento, case history, interviste e podcast; nuove risorse e attività di formazione che coinvolgeranno i “players” europei e nazionali (agenzie nazionali, rappresentanti delle istituzioni europee, esperti in Europrogettazione) per accompagnare gli stakeholder nel percorso di partecipazione ai programmi e bandi europei; sondaggi e indagini conoscitive sulle necessità dei cittadini europei; presenza sui social rafforzata.
Il pubblico della Guida, più che quadruplicato dal 2016 al 2020, supera la soglia dei 100.000 “utenti unici”, ed è giovane: il 51% degli utenti è under 35, il 70% ha meno di 44 anni. Tra i fruitori della Guida figurano anche diversi atenei italiani, come l’Università degli Studi di Torino, l’Università di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che usano questo strumento come risorsa didattica per gli studenti.
Il “tesoretto” europeo. Il contesto conferma l’importanza di cogliere l’opportunità rappresentata da fondi e progetti europei.
Da una parte, l’Italia è uno dei Paesi che beneficia maggiormente dei fondi europei, in termini sia assoluti sia relativi. Si stimano circa 40 miliardi di euro di risorse UE per i Fondi Strutturali, altri 40 miliardi derivanti dai programmi europei, circa 80 miliardi sotto forma di sovvenzioni per la ripresa post-pandemia (Next Generation EU, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR e REACT-EU), circa 120 miliardi di possibili prestiti nell’ambito di Next Generation EU e più di 70 miliardi di euro di cofinanziamenti nazionali; senza considerare i fondi destinati all’Italia in ambito agricolo.
D’altra parte, l’Italia è in fondo alla classifica per capacità di accedere ai fondi europei: secondo un report della Corte dei Conti europea (settembre 2020), l’Italia è penultima per capacità di assorbimento dei fondi del bilancio 2014-2020, con circa il 38% delle risorse effettivamente erogate dall’Unione Europea (ultima la Croazia, ferma al 36% e ultimo Paese entrato nell’Unione). Secondo dati riportati da Acri (giugno 2020), per ogni euro dato all’Europa, l’Italia ha “portato a casa” 60 centesimi (contro 1,55 euro della Gran Bretagna, 1,5 euro dell’Austria, 1,45 euro dell’Olanda e 0,94 centesimi della Germania).