Il Quadrilatero di Torino, l’antica Augusta Taurinorum, ha una nuova piazza pubblica e una nuova area archeologica. A unirle è Quadrato, spazio cittadino nato dalla riconversione dell’antico convento di Sant’Agostino in condominio contemporaneo e relais urbano, realizzata dal Gruppo Building nel 2018, e dal restauro conservativo dell’antica area termale d’epoca romana – rinvenuta nel cortile durante i lavori- reso possibile dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” con il sostegno della Fondazione CRT.
Tra via delle Orfane e via San Domenico, Quadrato affaccia sulla storica Piazzetta della Visitazione; oggi, grazie alla progettazione e all’investimento del Gruppo Building, la piazzetta è un nuovo angolo pubblico di Torino e dello storico quartiere. L’intervento ha previsto una nuova pavimentazione e la pedonalizzazione della Piazzetta, l’area compresa tra la Chiesa di Santa Chiara, l’edificio dell’Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica, oggi sede dell’ASL di Torino, la Chiesa della Santissima Annunziata e Quadrato, regalando una nuova piazza nel cuore più antico di Torino. Qui dove nel 28 a.c fu fondata Julia Augusta Taurinorum, quando si scava, si trova spesso un tesoro. Nel corso dei lavori di riconversione dell’antico convento, nel 2017, gli scavi condotti dalla Soprintendenza e dal Gruppo Building hanno messo in luce all’interno del cortile di Quadrato un’antica domus, risalente all’epoca romana, costruita nel II secolo d.C., con un mosaico rappresentante la figura mitologica di Atteone. Dopo il restauro condotto dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, con il sostegno della Fondazione CRT, l’area archeologica è oggi aperta al pubblico.
“La riconversione di un bene comune è un atto di generosità verso il pubblico e di attenzione per la memoria del contesto, la città. Nei grandi lavori di restauro a Torino, abbiamo sempre coniugato la destinazione d’uso privata alla restituzione alla comunità del patrimonio, attraverso il dialogo di questo con l’arte e la creatività contemporanee. Quando abbiamo scoperto i resti romani nel sottosuolo di Quadrato è stato immediato immaginare di aprire il cortile ai cittadini per visitare l’area e affacciarsi su questo mitologico mosaico. Per valorizzare questa speciale area archeologica condominiale, da oggi il quadrilatero ha un nuovo salotto: la rinnovata Piazzetta della Visitazione” dichiara Piero Boffa, presidente del Gruppo Building.
Sul lato di via delle Orfane della Piazzetta della Visitazione affaccia Quadrato, casa contemporanea inaugurata a fine 2018 dal Gruppo Building su progetto dello studio Boffa Petrone & Partners, che lo ha trasformato in un condominio di pregio, relais urbano, con appartamenti affittabili anche per brevi soggiorni, e sede di Isokinetic, centro di sports medicine e riabilitazione ortopedica d’eccellenza. Nel corso dei lavori di realizzazione dell’autorimessa sotterranea sono emersi ritrovamenti archeologici di eccezionale consistenza. Si tratta di un vasto complesso di epoca romana imperiale, risalente al II secolo, con grandi ambienti pavimentati e una decorazione a mosaico rappresentante la figura mitologica del cacciatore Atteone, sbranato dai suoi cani. Il cortile tra via delle Orfane e via San Domenico diventa dunque l’area archeologica di Quadrato una nuova domus della Torino romana, visitabile e aperta al pubblico.
L’area è aperta al pubblico gratuitamente, accedendo dal portone d’ingresso dell’edificio di via delle Orfane 20. È inoltre possibile farsi accompagnare in visite guidate grazie ad iniziative proposte da operatori e guide turistiche; tra questi i tour dell’Associazione Arcana Domus, volti alla scoperta della Torino archeologica all’interno dei quali è ricompreso anche il sito emerso durante la realizzazione di Quadrato.
Davanti a Quadrato, lo studio Boffa Petrone & Partners del Gruppo Building ha progettato e realizzato i lavori di trasformazione e restauro della Piazzetta della Visitazione e con Fondazione CRT della contigua Chiesa di Santa Chiara. I lavori sono stati direzionati verso la risistemazione del selciato della piazza per consentirne la parziale pedonalizzazione. L’intervento di pedonalizzazione ha inserito uno spazio libero con panchine, delimitato da alcune transenne classiche della Città di Torino e alcuni vasi piantumati a verde. È stato inoltre rialzato il marciapiede pedonale sul lato sud-ovest della Piazzetta e realizzato un dosso, per agevolare l’attraversamento a piedi, all’imbocco della via San Domenico. La proposta progettuale della nuova sistemazione della Piazzetta, puntando su una migliore qualità e valorizzazione dello spazio pubblico è stata accolta favorevolmente dalla Circoscrizione 1.
“Il restauro dell’isolato di via delle Orfane ha consentito, nella cornice di una fattiva collaborazione tra soggetti pubblici e privati, di restituire un tassello importante della Torino romana, attraente e pienamente e liberamente fruibile. Oggi, nella stessa cornice, anche la piccola piazzetta della Visitazione trova un nuovo e più curato assetto: uno spazio ritrovato che – dopo le importanti demolizioni del primo Novecento – si pone come intelligente cerniera tra le architetture severe del nuovo ufficio d’igiene e la città antica” dichiara Luisa Papotti, Soprintendente Archeologia Belle Arti E Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino.
“Uno spazio riqualificato che unisce passato e presente, residenzialità e archeologia, pubblico e privato viene restituito oggi alla città – affermano il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Segretario Generale Massimo Lapucci –. Grazie a un lavoro di squadra, torna a splendere un ‘gioiello’ rimasto nascosto per secoli, un frammento di storia e di bellezza scoperto e recuperato anche grazie al sostegno della Fondazione CRT, da trent’anni impegnata per la rinascita e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Torino e del Piemonte”.
“Siamo molto felici di aver partecipato alla restituzione alla Città di un pezzo della sua storia. Lo abbiamo fatto insieme al Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Torino, in convenzione con il nostro Centro, presieduto dal professore di archeologia classica Diego Elia. Nel corso dello scorso anno si sono articolati più cantieri che hanno visto impegnati i nostri restauratori professionisti insieme agli studenti e docenti del corso universitario – spiega Stefano Trucco, presidente del Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale” – Insieme abbiamo partecipato alle aperture al pubblico che hanno sicuramente trasmesso l’entusiasmo dei nostri ragazzi per l’eccezionale scoperta del mosaico e dei reperti emersi durante lo scavo”.